Terremoti di notte, la verità secondo la sismologa

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Un evento sismico di notevole intensità ha colpito l’area dei Campi Flegrei, segnando una scossa di magnitudo 4.4 alle ore 01:25 del 13 marzo. Questo terremoto rappresenta il più forte registrato negli ultimi quarant’anni nella regione, riaccendendo discussioni sulla frequenza dei terremoti notturni rispetto a quelli diurni. L’interesse è stato suscitato anche dalle parole dell’esperta Lucia Margheriti, direttrice dell’Osservatorio nazionale terremoti dell’INGV.

il terremoto e i campi flegrei

Nella notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 marzo, l’area vulcanica dei Campi Flegrei ha vissuto un nuovo episodio sismico, legato agli sciami sismici che caratterizzano questa zona attiva. Il fenomeno del bradisismo, che causa l’innalzamento e l’abbassamento periodico del suolo rispetto al livello del mare, può portare a eventi sismici di varia intensità.

confronto con episodi precedenti

Rispetto alle ultime scosse avvenute tra il 15 e il 19 febbraio 2025, la scossa di questa notte si distingue per la sua violenza. Infatti, le due scosse precedenti non avevano superato la magnitudo 3.9 e il mese di febbraio aveva già registrato un’attività intensa con ben 1813 eventi. La durata della scossa recente ha contribuito alla sua percezione come più intensa.

frequenza dei terremoti notturni

L’opinione comune sostiene che i terremoti si verifichino più frequentemente durante la notte. Alcuni eventi significativi in Italia sono avvenuti in orari notturni, come il famoso terremoto dell’Aquila nel 2009 o quello che ha colpito Amatrice nel 2016. Numerosi altri terremoti gravi sono stati registrati durante il giorno.

dati scientifici sull’orario delle scosse

Lucia Margheriti chiarisce che “dal punto di vista scientifico”, non esiste alcuna correlazione tra l’orario della giornata e la frequenza dei terremoti. Le scosse sono prevalentemente causate dai movimenti delle placche tettoniche e non dall’alternanza giorno-notte.

l’impatto psicologico delle scosse notturne

I terremoti verificatisi durante la notte possono apparire più forti a causa della maggiore vulnerabilità degli individui mentre riposano. Questa percezione collettiva è influenzata da fattori psicologici piuttosto che da evidenze geologiche o scientifiche concrete.

  • Lucia Margheriti, Direttrice dell’Osservatorio nazionale terremoti dell’INGV
  • Sciami sismici
  • Bradisismo
  • Tettonica a placche
  • Episodi storici significativi: Terremoto dell’Aquila (2009), Terremoto di Amatrice (2016), Terremoto Emilia-Romagna (2012)