Terremoto a napoli, 13 feriti ma nessuno in gravi condizioni

Il terremoto registrato il 13 marzo ha provocato diverse ferite e malori tra la popolazione di Napoli. Le autorità sanitarie hanno fornito un bilancio dettagliato riguardo ai casi di emergenza trattati presso gli ospedali locali, rassicurando sulla sicurezza delle strutture coinvolte.
Situazione post-terremoto a Napoli
L’Asl Napoli 1 ha reso noto che, in seguito alla forte scossa di magnitudo 4.4 avvertita all’1:25, sono state registrate tredici persone al Pronto Soccorso per problemi legati al sisma. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in condizioni critiche e tutte le strutture dell’Asl Napoli 1 Centro sono state verificate e dichiarate agibili.
Dettagli sui feriti
Le informazioni fornite dall’Asl indicano i seguenti casi:
- Un uomo ferito a causa del crollo della controsoffittatura di un’abitazione in via Diomede Caiafa, a Bagnoli; è stato trasportato al Fatebenefratelli con escoriazioni e poi dimesso.
- Cinque persone si sono presentate all’Ospedale dei Pellegrini per ansia e oppressione toracica (dimessi); tra questi, un bambino di cinque anni da Cavalleggeri colpito da una bottiglia di vetro, trasferito poi al Santobono, e una donna di via Pigna con schegge di vetro all’occhio.
- Sette individui si sono recati all’ospedale San Paolo; uno in codice giallo per fibrillazione atriale in attesa di consulenza cardiologica, quattro dimessi per traumi minori dovuti alla fuga durante il terremoto e due lievemente feriti anch’essi durante la fuga.
Controlli delle strutture
Dopo l’evento sismico, l’Asl ha effettuato controlli su tutte le strutture sanitarie della zona. È stato confermato che non ci sono stati danni significativi agli edifici pubblici o privati nella città. Gli esperti continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza degli abitanti.