Torcicollo dall’Africa: scopri il picchio che sembra un serpente

Il ritorno degli uccelli migratori dall’Africa segna l’inizio della stagione primaverile in Italia. Tra le specie che si possono osservare, il torcicollo emerge per il suo aspetto affascinante e le sue caratteristiche uniche. Questo articolo offre una panoramica su questo straordinario uccello, esaminando la sua migrazione, le abitudini e le peculiarità anatomiche.

la migrazione primaverile del torcicollo

La grande migrazione primaverile degli uccelli, provenienti dall’Africa, inizia principalmente a marzo, ma già a febbraio si registrano i primi arrivi di esemplari anticipatori. Ornitorologi e appassionati di birdwatching segnalano avvistamenti notevoli in diverse regioni italiane, tra cui il Lazio. Qui sono stati avvistati due cuculi dal ciuffo (Clamator glandarius) e un esemplare di torcicollo (Jynx torquilla). Il richiamo del torcicollo è distintivo e risuona nei boschi durante la formazione delle coppie, in vista della stagione riproduttiva.

  • Cuculo dal ciuffo (Clamator glandarius)
  • Torcicollo (Jynx torquilla)

soprannome e caratteristiche del torcicollo

Il nome “torcicollo” deriva dalla sua capacità di ruotare il collo all’indietro. Questo uccello appartiene alla famiglia dei picchi (Picidae) ma presenta differenze sostanziali rispetto ad altre specie come il picchio verde o rosso maggiore. A differenza dei veri picchi, il torcicollo non tambureggia né scava nel legno; possiede un becco conico più corto e una lingua lunga che utilizza per nutrirsi principalmente di formiche.

  • Piumaggio screziato: colori grigi, marroni e neri.
  • Coda lunga e tonda.
  • Apertura alare massima: 30 centimetri.

L’aspetto mimetico del torcicollo lo aiuta a nascondersi tra i tronchi degli alberi grazie al suo piumaggio criptico. Il canto è caratterizzato da una serie di note forti e lamentose descritte nella “Guida degli Uccelli d’Europa” come “tie-tie-tie-tie”.

Torcicollo. Credit: Andrea Centini

difficoltà di sopravvivenza del torcicollo

I cambiamenti ambientali hanno avuto un impatto significativo sulla popolazione del torcicollo. La distruzione degli habitat naturali dovuta all’agricoltura ha portato alla diminuzione delle cavità disponibili per la nidificazione. Attualmente si stimano tra le 50.000 e 100.000 coppie nidificanti in Italia, con un trend in declino negli ultimi decenni.

  • Distruzione dell’habitat naturale.
  • Agricultura intensiva.
  • Aumento dell’uso di pesticidi.
  • Sfide legate agli impatti con vetrate.

L’Articolo 2 della legge 11 febbraio 1992 n.157 protegge rigorosamente questa specie sul territorio italiano, evidenziando l’importanza della conservazione dei suoi habitat naturali per garantire la sopravvivenza futura del torcicollo.

Torcicollo. Credit: Andrea Centini

L’osservazione attenta di queste meravigliose creature può contribuire a sensibilizzare sull’importanza della loro conservazione e protezione nell’ambiente naturale italiano.