Traffico di droga nel carcere di Carinola: detenuti ricevono troppi soldi dalle famiglie

Un’operazione di polizia ha messo in luce un significativo giro di spaccio di droga all’interno del carcere di Carinola, situato in provincia di Caserta. Le indagini hanno portato all’emissione di misure cautelari nei confronti di nove persone, tra cui detenuti e familiari, tutti accusati della gestione e dell’introduzione di sostanze stupefacenti nel penitenziario.
misure cautelari e accuse
Il 20 marzo 2025, sono state eseguite misure cautelari che prevedono la custodia cautelare in carcere per quattro detenuti e arresti domiciliari per cinque delle loro compagne o mogli. Gli investigatori hanno scoperto che i detenuti ricevevano somme ingenti dai propri familiari, ben oltre il necessario per le spese quotidiane, alimentando così un mercato illecito all’interno della struttura carceraria.
ruolo dei familiari nel traffico
Le indagini condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno rivelato come le mogli e le compagne dei detenuti avessero un ruolo cruciale nell’introduzione delle droghe nel carcere. Queste donne erano incaricate materialmente di portare gli stupefacenti ai loro partner detenuti.
metodologia investigativa
Per ricostruire il traffico e l’estensione dello spaccio, gli inquirenti hanno utilizzato accertamenti tecnico-scientifici, analizzando anche i flussi finanziari provenienti dalle famiglie degli assuntori. Sono stati sequestrati quantitativi significativi di sostanze stupefacenti per documentare il fenomeno.
dichiarazioni della procura
Nella nota ufficiale rilasciata dal procuratorePierpaolo Bruni, si sottolinea l’importanza degli accertamenti preliminari: “Questa operazione evidenzia la continua attenzione da parte della Procura nella lotta contro lo spaccio interno agli istituti penitenziari”.
- Pierpaolo Bruni (procuratore)
- 4 detenuti coinvolti
- 5 familiari accusati
- Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria per la Campania