Truffa ex carabiniere a sabaudia: come funzionava l’offerta di 20 euro per incendio

Un caso di truffa e incendi dolosi ha coinvolto un ex carabiniere, Enzo Cestra, attualmente agli arresti domiciliari. La vicenda si è sviluppata intorno a un sistema illecito che prevedeva l’appiccamento di incendi per ottenere fondi dalla Regione Lazio. Attraverso una serie di manovre fraudolente, Cestra ha gestito operazioni di spegnimento degli incendi appositamente provocati, guadagnando in questo modo ingenti somme.
La strategia dell’ex carabiniere
Il meccanismo messo in atto da Cestra era piuttosto semplice: per ogni incendio appiccato da un complice, riceveva un compenso di 20 euro. Successivamente, con l’intervento della sua associazione di protezione civile, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Sabaudia, spegneva i roghi e richiedeva un rimborso alla Regione Lazio. Nel corso di tre anni, questa attività gli ha fruttato circa 33mila euro.
I due incendi contestati
Due episodi specifici sono stati oggetto delle indagini: il primo incendio si è verificato il 28 agosto in via Conte Rosso, nei pressi del lago di Paola; il secondo incendio è avvenuto nello stesso giorno in via degli Artiglieri. Il primo rogo ha interessato circa 4.000 metri quadrati di vegetazione eucalittica partendo da un cumulo di rifiuti. Il secondo ha colpito 3.000 metri quadrati tra pioppi e querce.
Le intercettazioni telefoniche
Le indagini hanno rivelato dettagli inquietanti tramite intercettazioni telefoniche. Cestra sembrava cercare disperatamente modi per svincolarsi dalle accuse. Ha tentato di presentare dimissioni del complice coinvolto negli incendi e ha chiesto a quest’ultimo di confermare la sua versione dei fatti durante eventuali interrogatori.
Tentativi di difesa
Nelle conversazioni emerge anche la consapevolezza da parte dell’ex carabiniere delle possibili conseguenze legali: “C’ho 71 anni, se m’arrestano, me danno gli arresti domiciliari”, affermava nel tentativo di giustificare le sue azioni.
- Enzo Cestra
- Associazione Nazionale Carabinieri
- Regione Lazio
- Membri del cast investigativo
- Cittadini testimoni degli eventi