Trump e la Striscia di Gaza: Acquisto Controverso e Dichiarazioni Sconcertanti sugli Ostaggi

Le dichiarazioni di Trump a New Orleans
Durante il viaggio a bordo dell’Air Force One, Donald Trump ha fatto alcune affermazioni che hanno suscitato attenzione mentre si dirigeva a New Orleans per il Super Bowl. Tra le sue dichiarazioni più controverse, ha annunciato il suo interesse ad acquistare e gestire Gaza.
Il piano per Gaza
Trump ha esposto la sua visione riguardo la regione, affermando: “Stiamo pensando di possedere Gaza e potremmo delegare la ricostruzione ad altri stati del Medio Oriente. Assicureremo che Hamas non ritorni.” Ha descritto Gaza come un “cantiere di demolizione” e ha sostenuto che il futuro della zona possa essere incoraggiato da opportuni sviluppi, rendendola un luogo appetibile per gli investitori internazionali.
Le reazioni di Hamas
Le parole di Trump hanno ricevuto una pronta risposta da parte di Hamas, che ha dichiarato: “Gaza non è una proprietà da vendere e comprare. È parte integrante della nostra terra palestinese occupata.” Izzat al-Rishq, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha sottolineato la determinazione palestinese a contrastare qualsiasi piano di sfollamento.
Le condizioni degli ostaggi israeliani
Il presidente ha anche toccato il tema degli ostaggi israeliani liberati di recente. Durante un’intervista, ha paragonato le loro condizioni fisiche a quelle degli ebrei nella Germania nazista, sottolineando l’urgenza della situazione e l’impossibilità di prolungare ulteriormente tale sofferenza.
Le affermazioni sul Canada
In aggiunta, Trump ha parlato delle sue ambizioni riguardo un’ipotetica acquisizione del Canada, esprimendo la convinzione che il paese nordamericano dovrebbe divenire il 51° stato degli Stati Uniti. Ha indicato che la transizione porterebbe a una minore perdita economica per gli USA, affermando: “Perdiamo 200 miliardi di dollari all’anno con il Canada.”