Valanga a Cortina: morti due scialpinisti, chi sono Abel Ayala Anchundia ed Elisa De Nardi

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La tragedia avvenuta nella zona di Forcella Giau ha colpito profondamente la comunità degli amanti della montagna. Due sciatori, travolti da una valanga, hanno perso la vita nonostante i tempestivi soccorsi. La situazione ha destato grande preoccupazione e ha messo in luce i rischi legati alle attività in montagna.

incidenti sulla neve: il dramma di forcellla giau

Il 16 marzo, tre sciatori sono stati coinvolti in un incidente a causa di una valanga nella località di Forcella Giau, un noto valico delle Dolomiti. Due delle vittime, Abel Ayala Anchundia, 38 anni, ed Elisa De Nardi, 40 anni, sono decedute dopo essere state ricoverate in ospedale a causa di gravi condizioni cliniche.

le vittime e le circostanze dell’incidente

Dopo aver subito un’ipotermia profonda e arresto cardiaco, entrambi gli sciatori non ce l’hanno fatta. Erano appassionati della montagna e De Nardi era iscritta al CAI dal 2023. I due erano accompagnati da altre persone durante l’escursione.

il terzo sciatore e i soccorsi

Il terzo componente del gruppo, un uomo di 51 anni, è stato recuperato cosciente ma ferito. È stato lui a lanciare l’allerta ai soccorritori dopo aver assistito alla tragedia.

soccorsi in azione: operazioni complesse

Le operazioni di salvataggio hanno visto impegnati circa 40 soccorritori, con l’intervento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha trasportato equipe medica e unità cinofila sul luogo dell’incidente. Nonostante le difficili condizioni meteo che hanno ostacolato ulteriori interventi aerei, i soccorritori sono riusciti a individuare le vittime sotto diversi metri di neve.

  • Abel Ayala Anchundia: statunitense originario dell’Ecuador, residente a Vittorio Veneto.
  • Elisa De Nardi: originaria di Conegliano.
  • Fratello della De Nardi: ricoverato per possibili traumi ma non in pericolo di vita.

difficoltà nel recupero: temperature estreme

L’individuazione della terza sciatrice si è rivelata complessa poiché era sepolta sotto circa tre metri di neve. Le manovre dei cani da ricerca hanno consentito il ritrovamento della donna dopo ore critiche; purtroppo, nonostante gli sforzi medici all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, anche lei è deceduta a causa dei traumi riportati.

L’uomo che ha tentato disperatamente di salvare la sorella è attualmente ricoverato per una possibile ipotermia e trauma alla caviglia ma le sue condizioni non destano preoccupazione grave.