Vita degli animali selvatici nei circhi e maltrattamento etologico

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l’isolamento e il malessere animale nei circhi

L’isolamento rappresenta una delle forme più gravi di tortura per gli esseri viventi, in particolare per gli animali. La ripetitività e l’inattività quotidiana possono avere effetti devastanti sulla loro salute mentale. Gli animali, come esseri sociali, necessitano di interazioni e comunicazioni con i propri simili per mantenere un equilibrio psicologico sano.

In contesti come le carceri, l’isolamento è utilizzato come metodo punitivo, ma anche in altre situazioni, come nei circhi, si osservano condizioni analoghe. In Italia, secondo la LAV, circa 2000 animali selvatici sono costretti a vivere in circostanze di immobilità e monotonia.

  • Animali selvatici nei circhi italiani: circa 2000
  • Incidenti registrati negli ultimi 24 anni: 478 coinvolgendo 889 animali
  • I paesi con il maggior numero di incidenti: Germania, Francia e Italia

le conseguenze dell’isolamento sugli animali dei circhi

Gli animali nei circhi non possono esprimere comportamenti naturali, fondamentali per il loro benessere. Ad esempio:

  • I leoni devono difendere il proprio territorio.
  • Gli elefanti necessitano di vivere in gruppo seguendo regole sociali.

Questi bisogni rimangono insoddisfatti nella vita circense. Come evidenziato dall’esperto Ermanno Giudici, la noia è un problema comune tra gli animali in cattività. A differenza degli zoo, dove vengono adottate strategie per stimolare gli animali, i circhi spesso non hanno questa possibilità a causa della loro struttura itinerante.

il maltrattamento etologico negli spettacoli circensi

La vita all’interno dei recinti circensi può portare a stress significativi. Gli spazi angusti limitano le interazioni sociali e aumentano la tensione tra gli animali. Un esempio recente si è verificato al Circo Orfei quando un gruppo di leoni ha reagito violentemente all’addestratore durante uno spettacolo a causa della sovraffollamento nella gabbia.

le condizioni critiche riscontrate nei circhi italiani

L’esperienza di Giudici come Guardia zoofila ha rivelato situazioni estremamente preoccupanti all’interno dei circhi. Durante un’ispezione al Circo Martini in Lombardia è stato trovato un coccodrillo del Nilo rinchiuso in uno spazio insufficiente per garantire il suo benessere fisico e psicologico.

difficoltà nel riconoscimento del maltrattamento

Anche se ci sono leggi che dovrebbero proteggere gli animali da tali trattamenti disumani, i sequestri per maltrattamenti restano rari. Molti proprietari affermano di provare amore verso i propri animali; Ciò non giustifica le condizioni precarie in cui vivono.

proposte legislative per migliorare la situazione degli animali nei circhi

Nell’ambito delle discussioni legislative italiane è emersa una proposta da parte del deputato Alessandro Caramiello del Movimento 5 Stelle. Questa iniziativa mira a vietare gradualmente l’utilizzo degli animali nei circhi attraverso incentivi per favorire la conversione delle attività circensi verso forme artistiche senza sfruttamento animale.

  • Adozione di incentivi per supportare aziende nella riconversione.
  • Dichiarazione dell’anacronismo dell’utilizzo di animali selvatici nel 2025.
  • Citando paesi che hanno già vietato i circhi con animali: Austria, Belgio, Paesi Bassi e Spagna.

Sebbene sia stata approvata una legge nel 2022 riguardante la dismissione graduale degli animali dai circhi, essa non è ancora stata messa in pratica. L’urgenza di attuazione delle misure previste è evidente e fondamentale per garantire il rispetto dei diritti degli animali.